Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

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venerdì 4 gennaio 2013

Il coraggio per rinnovarsi




di Leonardo Boff




Più di quindici anni fa pubblicai nel Jornal do Brasil, che oggi esiste solo in versione on line, un articolo con il titolo "Ringiovanire come aquile". Rileggendo quelle riflessioni mi sono reso conto di quanto sono attuali e adeguate ancora nei brutti tempi che viviamo e soffriamo oggi. Le riprendo ora per alimentare la nostra speranza indebolita per le minaccia che pesano sulla Terra e sull'Umanità. Se non teniamo ferma qualche speranza, perdiamo l'orizzonte del futuro e rischiamo di consegnarci all’impotenza paralizzatrice o a alla sterile rassegnazione.

In questo contesto mi ricordai di un mito del' antica cultura mediterranea sopra il ringiovanimento delle aquile.

Ogni tanto, dice il mito, l'aquila come la fenice egiziana, si rinnova totalmente. Vola ogni volta più in alto fino ad arrivare al sole. Allora le piume prendono fuoco e incomincia a bruciare. Quando arriva a questo punto, precipita dal cielo e si lancia nelle fredde acque del lago. E il fuoco si spegne. Attraverso questa esperienza di fuoco e acqua, la vecchia aquila ringiovanisce totalmente: ritorna ad avere grinfie affilate, occhi penetranti e il vigore della gioventù.

Questo mito è sicuramente il substrato culturale del salmo 103 quando dice: “il Signore fa rinnovare la mia giovinezza come un aquila”.
E qui dobbiamo rivisitare a C.G. Jung, che capiva molto di miti e del suo senso esistenziale. Secondo lui, fuoco e acqua sono opposti, ma, quando si uniscono, diventano potenti simboli di trasformazione.

Il fuoco simboleggia il cielo, la coscienza e le dimensioni mascoline nell'uomo e nella donna. L'acqua, invece, la terra, l'inconscio e le dimensioni femminili dell'uomo e della donna.

Passare per il fuoco e per l'acqua significa dunque integrare in sé gli opposti e crescere in identità personale. Nessuno che passa per il fuoco, rimane uguale. O si soccombe o si trasfigura, perché l'acqua pulisce e il fuoco purifica.
L'acqua ci fa anche pensare alle grandi piene come quelle che abbiamo sofferto nell'anno 2010 nelle città delle montagne dello Stato di Rio. Con la loro forza portarono via tutto, specialmente ciò che non aveva consistenza e quello che non era solido. Sono gli infortuni della vita.

E il fuoco ci fa immaginare il crogiolo o le fornaci che bruciano e purificano tutto ciò che è pula e non è essenziale. Sono le note crisi esistenziali. Nel fare questa traversia attraverso la notte buia e terribile, come dicono i maestri spirituali, lasciamo affiorare il nostro io profondo senza le illusioni dell'ego. Allora maturiamo grazie a quello che di autenticamente umano e vero c’è in noi. Chi riceve il battessimo del fuoco e dell'acqua ringiovanisce come l'aquila dell'antico mito.


Ma lasciando da parte le metafore, che cosa significa ringiovanire come l’aquila? Significa lasciare alla morte tutto quello vecchio che esiste in noi, in modo che il nuovo possa irrompere e intraprendere la sua strada. Il vecchio in noi sono le abitudini e gli atteggiamenti che non ci rendono grandi: voler avere sempre ragione e cercare il vantaggio in tutto, la noncuranza con se stessi, col nostro linguaggio, la mancanza di rispetto per la natura e di solidarietà con i bisognosi, vicini e lontani. Tutto questo deve morire in modo che si possa inaugurare un modo di convivere con gli altri che abbia cura della nostra Casa Comune e sia generoso col destino delle persone. In una parola, significa morire e risorgere.
Ringiovanire come un' aquila significa anche liberarsi di cose che erano buone e di idee che erano brillanti ma che lentamente, nel corso degli anni, sono state superate e non sono in grado di ispirare una via per il futuro. La attuale crisi persiste e si approfondisce perché coloro che controllano il potere hanno vecchi concetti e non sono in grado di dare nuove riposte.
Ringiovanire come un’aquila significa avere il coraggio di ricominciare da capo e di essere sempre aperti ad ascoltare, imparare e rivedere. Non è questo quello che ci proponiamo ogni nuovo anno?
Che quest’anno 2013 che inauguriamo sia l’opportunità di domandarci quanto di gallina che vuole soltanto camminare sulla terra è in noi, e quanto c'è ancora dell'aquila, pronta a ringiovanire per affrontare con coraggio le difficoltà e le crisi della vita, e per cercare un nuovo paradigma di convivenza.
E non possiamo dimenticare quella Energia poderosa e amorosa che sempre ci accompagna e che muove tutto l’universo. Lei ci abita, ci anima e ci dà un senso permanente per lottare e per vivere.
Che lo Spiritus Creator non ci manchi mai!

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