Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo
Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

domenica 27 ottobre 2013

Il mondo in cui viviamo è ecocida




                                      di Leonardo Boff 
        
Il 27 settembre le centinaia di scienziati riuniti a Stoccolma, nel Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) per valutare il livello di riscaldamento globale,  ci hanno trasmesso dati preoccupanti: “le concentrazioni di biossido di carbonio (CO2), metano (CH4) e protossido d’azoto (N2O), i principali responsabili del riscaldamento globale, ora superano in modo sostanziale le concentrazioni più elevate registrate nelle croste di ghiaccio nel corso degli ultimi 800.000 anni”. L'attività umana ha influenzato questo riscaldamento con una certezza del 95 %. Tra il 1951 e il 2010 la temperatura è aumentata tra 0,5 °C e 1,3 °C e in alcuni luoghi ha già raggiunto 2 °C. Le previsioni per il Brasile non sono buone: dal 2050 in poi, avremo un’estate permanente tutto l'anno.
Questa temperatura potrebbe avere effetti devastanti per molti ecosistemi, per i bambini e per gli anziani. Gli scienziati dell'IPCC rivolgono un accorato appello alle persone per avviare un intervento immediato a livello mondiale, in termini di produzione e di consumo, che possa fermare questo processo e ridurre i suoi effetti nocivi. Come disse uno dei coordinatori del rapporto finale, lo svizzero Thomas Stocker: "La questione più importante non è dove siamo oggi, ma dove saremo tra 10, 15 o 30 anni. E questo dipende da quello che facciamo oggi".
Apparentemente molto poco o nulla è stato fatto in modo equilibrato né completo. Gli interessi economici di accumulazione illimitata a scapito dell'esaurimento dei beni e dei servizi naturali prevalgono sulle preoccupazioni per il futuro della vita e sull'integrità della Terra.
La percezione di base che si ha leggendo il riassunto 31 pagine, è che viviamo in una sorta di mondo che distrugge sistematicamente la capacità del nostro pianeta di sostenere la vita. Il nostro modo di rapportarci  con la natura e con la Terra, nel suo complesso, è ecocida e geocida. Seguendo questa direzione andremo tutti incontro sicuramente ad una tragedia ecologico-sociale .
Lo scopo di innumerevoli gruppi, movimenti e attivisti è centrato sulla individuazione di nuovi modi di vivere, in modo da garantire la vita nella sua grande biodiversità e per vivere in armonia con la Terra, con la comunità di vita e con il cosmo.
In un lavoro di più di dieci anni d’intensa ricerca, un educatore canadese esperto in cosmologia moderna, Mark Hathaway ed io abbiamo cercato di svolgere un’attenta riflessione includendo il contributo tra Oriente e Occidente, per delineare una direzione praticabile per tutti. Il libro si chiama: "Il Tao della Liberazione: Esplorando l’Ecologia della Trasformazione" (Vozes 2012). Fritjof Capra stesso ha fatto una bella prefazione e la comunità scientifica nordamericana ha accolto l'edizione inglese favorevolmente, mentre l’Istituto Nautilus ci ha conferito nel 2010 la medaglia d'oro nella scienza e cosmologia .
La nostra ricerca parte dalla seguente osservazione: c'è un' acuta patologia inerente al sistema che attualmente domina e sfrutta il mondo: la povertà, la disuguaglianza sociale, l'impoverimento della Terra e il forte squilibrio del sistema-vita; le stesse forze e ideologie che sfruttano ed escludono i poveri sono anche devastatrici della intera comunità di vita e minano le fondamenta ecologiche che sostengono la Terra.
Per uscire da questa tragica situazione, siamo chiamati, in un senso molto reale, a reinventare noi stessi in quanto specie. Per questo, abbiamo bisogno di saggezza, per condurci ad una profonda liberazione/trasformazione personale, passando  dall'essere dominatori delle cose, a fratelli e sorelle delle cose. Questa trasformazione implica anche una reinvenzione/ liberazione collettiva attraverso un altro disegno ecologico. Tale che sia per noi da rispettare e vivere secondo i ritmi della natura. Dovremmo sapere cosa estrarre dalla Terra per la nostra sopravvivenza collettiva e come imparare di lei, perché la Terra è strutturata sistematicamente nelle reti di inter-retro-relazioni che assicurano la cooperazione e la solidarietà di tutti per tutti e danno sostenibilità alla vita in tutte le sue forme, soprattutto alla vita umana. Senza questa cooperazione/solidarietà, noi insieme alla natura e per noi stessi, come esseri umani, non troveremo alcuna via d'uscita che sia efficace.
Tutto questo è nella virtualità del processo cosmogénico e anche nelle possibilità umane. Bisogna credere in questa realtà. Senza la fede e la speranza umana non costruiremo un'Arca di salvezza per tutti.

Nessun commento:

Posta un commento