Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

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sabato 9 novembre 2013

Contro il reddito di cittadinanza.

     


                                        
                                            di Pietro Ancona


Una delle proposte fondamentali del M5Stelle è il reddito di cittadinanza, un sussidio di mantenimento da distribuire ai giovani italiani secondo modalità che dovrebbero essere stabilite.
 Questo sussidio, data la penuria di risorse, dovrebbe essere finanziato secondo la proposta attraverso risparmi che si farebbero sui dipendenti statali e sui pensionati attuali. Gli statali dovrebbero essere azzerati ed i pensionati attuali dovrebbero passare tutti al contributivo. La misura riguarda i pensionati più anziani che sono coloro che hanno fruito fino al 96 del calcolo  retributivo.
  Questa proposta di finanziamento del reddito di cittadinanza è folle e nel caso trovasse qualcuno disposta a realizzarla metterebbe giovani contro statali ed anziani assai di più di quanto non siano riusciti a fare fino ad ora Tremonti, Monti, Ichino, Sacconi, Fornero.


 I giovani non hanno alcun bisogno del reddito di cittadinanza. Quanti oggi sono disoccupati vengono mantenuti in vita dai genitori dove continuano a vivere. I giovani hanno bisogno di lavoro e di trovare il loro inserimento nel mondo della produzione. Se studiano hanno bisogno di un sostentamento che se la famiglia non può dare deve essere dato dalla Pubblica Amministrazione. Se hanno completato gli studi e sono disoccupati debbono essere avviati al lavoro e semmai lo Stato potrebbe intervenire per aiutarli a migliorare le loro competenze specializzandosi.
  Lo Stato dovrebbe promuovere una politica di case per le nuove coppie, per aiutare i giovani a mettere su famiglia. Proprio come faceva Gheddafi in Libia che regalava la abitazione ad ogni nuova coppia. Inoltre dovrebbe favorire  l'esenzione di tasse almeno per i primi anni di matrimonio. Il Comune di Palermo esenta dal pagamento della tarsu per i primi tre anni di matrimonio. La norma si dovrebbe generalizzare ed estendere ad altri campi. 
  Noto una scarsa sensibilità dei grillini sui problemi del lavoro ed una loro ostilità verso i pensionati. Questo è sbagliato perchè in Italia di gente che odia i lavoratori ed i pensionati ne abbiamo fin troppa ed aggiungerne altra non è proprio il caso. L'impegno dei grillini per il ripristino dell'art.18 e della pensione a 60 anni (o dopo 40 anni di contributi) è quasi nullo.  Una politica del lavoro che consiste nel togliere agli statali ed ai pensionati per sussidiare la disoccupazione facendola incancrenire non è proprio il massimo. 

Nota del Coordinatore:
Nelle società civili ci sono adeguati ammortizzatori sociali, il lavoro è regolato dallo Stato che combatte quello nero e, dove esiste la flessibilità, non la rende endemica e assicura sussidi di disoccupazione legandoli all'accettazione del lavoro offerto e rendendo così vano il doppio reddito da lavoro nero e da reddito di cittadinanza. Inoltre in un paese civile non si tolgono risorse all'amministrazione pubblica ma le si reperiscono con un adeguato sistema fiscale. Lo stato viene infine reso più efficiente tagliando rami secchi e combattendo il parassitismo e il clientelismo. Un reddito di cittadinanza indiscriminato è solo demagogia che va incontro a scopi precisi: 1)smantellare lo stato 2) incentivare il lavoro nero 3) appiattire la popolazione in una massa di assistiti con redditi miserabili e perciò pienamente ricattabili.
Per altro, far credere che si sia cittadini in base ad una sorta di sistema generalizzato di "elemosina di stato" (uno stato in ogni caso sempre più indebitato e carente di risorse) è tanto poco dignitoso quando incivile, oltre che del tutto insostenibile.
In ultimo, l'obiettivo principale di una prassi politica ecosocialista resta la piena occupazione, con tutti gli strumenti che possono favorirla e secondo l'articolo 1 della Costituzione.
C.F.

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