Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo

Garibaldi pioniere dell'Ecosocialismo
Garibaldi, pioniere dell'Ecosocialismo (clickare sull'immagine)

venerdì 4 settembre 2015

CONTRIBUTO A DEFINIRE UN QUADRO DI MASSIMA PER UNA REVISIONE DEI TRATTATI ; FUNZIONALE AD UN MUTAMENTO DI MODELLO DI SVILUPPO




                                              
                                             di Franco Bartolomei

A mio avviso dobbiamo impostare il nostro lavoro per definire un quadro di massima di modifica dei trattati istitutivi ( Maastricht e Lisbona ), che regolano il sistema Euro ed il ruolo della BCE ,attorno ad una ridefinizione del rapporto tra la BCE e le scelte di programmazione dello sviluppo e di definizione degli indirizzi del quadro economico , vincolanti per gli operatori privati ed il sistema del credito, e contrattate democraticamente con i poteri sovrani nazionali e regionali ,:
Questo lavoro di programmazone economica per esplicita disposizione costituzionale comunitaria sancita esplicitamente nei nuovi trattati , deve divenire , in una logica di superamento del modello neo-liberista e monetarista vigente , l'elemento centrale della nuova attivita' di governo di nuovi organi esecutivi comunitari , fondati su un diretto mandato politico democratico espressione di un reale potere sovrano dei corpi elettorali dei paesi del'unione .

La modifica dei trattati deve quindi tendere a ricostruire un sistema di poteri federali che ricostruiscano, anche a livello di governo europeo, quei poteri pubblici di intervento pubblico e di indirizzo economico che prima di Maastricht erano nelle mani degli stati nazionali , e che costituivano il quadro costituzinale che rendeva possibile le grandi passate politiche socialdemocratiche di riequilibrio , promozione ed incentivazione , che hanno accompagnato l sviluppo sociale economico e democratico , post bellico , dei paresi principali d'europa .

La BCE , quindi in tale nuovo quadro istituzionale caratterizzato da una riassegnazione al governo comunitario di poteri pubblici di governo delle scelte economiche degli operatori e degli indirizzi dei modelli sociali di riferimento , deve divenire essa stessa uno strumento di programmazione democratica dello sviluppo economico , in questo senso anch'essa vincolata in modo assolutamente innovativo ad agire , pur nel campo delle sue competenze tecniche specifiche , in un rapporto di cooperazione funzionale con le istituzioni politiche comunitarie , e non piu' come il garante esclusivo di una stabilita' della moneta comunitaria che agisce esclusivamente in qualita' di guardiano del rispetto dei parametri di stabilita' contro ogni possibile sforamento della spesa ,operato dagli stati sotto la pressione della necessita' di impostare politiche anticicliche .

Conseguenza di questo nuovo sistema "rovesciato" dei rapporti tra Governo Federale e Banca Centrale sara' l'abbandono di una concezione centrata sulla stabilita' assoluta e la forte valutazione della moneta europea , utile esclusivamente ad assolvere ad una funzione di servizio della stabilita' del complessivo sistema dei rapporti commerciali globali e dei mercati finanziari mondiali, quale paracadute protettivo a copertura della estrema debolezza del dollaro , e della volubilita' delle monete dei paesi emergenti troppo dipendenti dai loro livelli di esportazioni .
Tale funzione stabilizzatrice del commercio mondiale si sposa , del resto , a perfezione solo con gli interessi nazionali delle economie forti ed equilibrate d'Europa ( Germania , Olanda , Svezia , Finlandia , Danimarca, Norvegia ) , mentre produce uno squilibrio interno alla UE non piu' sopportabile .

Se questo sara' il quadro nuovo della Unione Europea , essa potra' 'sopravvivere e svilupparsi come forma istituzionale democratca e progressiva della unione e della concordia dei popoli d'europa , altrimenti sara inevitabile lavorare per il superamento del sistema euro , tornando nell'immediato ad un sistema a monete plurime , legate insieme da un sistema contratatto di valutazioni oscillanti entro bande predefinite , tipo il vecchio SME , cosi' come propone nella sostanza il compagno Lafontaine , che ridarebbe sovranita' agli stati pur all'interno di una cornice unitaria di natura esclusivamente federativa e non piu' federale .

Nessun commento:

Posta un commento